Descrizione Progetto
Caratteristica della proposta è il concepire il progetto in una dimensione temporale che consenta di maturare l’opportunità di implementare l’area progetto con nuove dotazioni funzionali alla crescita dei bisogni della parte di città interessata: una condizione motore per le aree circostanti.
Il compito delle aree coinvolte è condizione necessaria.
La morfologia dello spazio è segnata sul lato nord dalle palazzine vincolate, ad est dal nuovo parcheggio multipiano, a sud ovest la geometria triangolare è delineata dal canale Piovego e dai giardini Jappelliani; tutti elementi di consolidato significato storico.
Il traffico meccanico e pedonale non ha soluzione funzionale. Agire in modo risolutorio sui percorsi pedonali è compito del progetto urbanistico.
Il contesto non è semplicemente ciò che circonda fisicamente un progetto, ma il più ampio campo sociale, politico, amministrativo e delle questioni tecniche…tutto sullo stesso piano.
Ne discende una soluzione formale del progetto che si concretizza in un palinsesto, meticolosa somma di soluzioni.
Il paesaggio del nuovo giardino, l’idea suggerita dal progetto, è “il paesaggio del lavoro”, il lavoro dei vivaisti, il loro ordine, conoscenza, un sapere che si organizza su dei “tavoli zolla” formanti una sorta di “cretto”.
“Dei tavoli dove si consuma cultura”, costruiti in ferro auto ossidante in appoggio al piano ondulato dell’attuale piazzale. Una soluzione che ne rende possibile l’esecuzione da subito superando al contempo le problematiche ed i costi di bonifica dei terreni esistenti: le varie “zolle” di dimensione e forma diversa, derivate da linee di tensione dei flussi pedonali (vero nodo problematico dell’area) poggiano con opportuni piedi al piano di piazzale boschetti e si raccordano alla rete di scarico esistente con evidenti vantaggi esecutivi.